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Giornata terribile... interamente spesa combattendo contro il nuovo sistema di accreditamento del Comune di Roma a discapito di due povere "cavie", miei committenti, che hanno avuto la sventura di dover aprire la loro attività in questa mensilità. Si tratta del più bello scherzo di Carnevale che ci abbiano mai fatto i geni della digitocrazia. Presupposto: ognuno di noi deve avere uno SPID per accedere nei siti della pubblica amministrazione. Ma il bello è che i siti della pubblica amministrazione sono uno sfacelo. Il Suap online è partito nel 2011 ed era uno scherzo rispetto al dinosauro in cui si è trasformato oggi. Quello di adesso è un mostro burocratico ed inefficiente, brutto nella grafica e privo di contenuti efficaci e comprensibili. Schermate bianche incorniciate da lingue rosso cupo come quelle del sangue raffermo di noi poveri "intermediari". Un gigante che si perde in un bicchiere d'acqua per una C puntata piuttosto che per una parola intera, un mostro strabico che scambia i nominativi a suo piacimento cosicché potrei improvvisamente trasformarmi nel rappresentante legale della multinazionale per cui sto trattando la pratica. No... Non scriverò la classica invettiva su Fb... Scrivo qui la mia testimonianza di una giornata persa. L'umanità che si incontra al telefono è rappresentata dal call center dello 060606, gli unici in grado di interpellare l'assistenza filtrando le numerose chiamate. Tutto personale che dopo una certa ora comincia ad essere indisponente e maleducato. Loro in realtà non possono risolverli i problemi, sanno solo scaricarli addosso all'utente. Il servizio poi è di una passività ed inutilità imbarazzanti dato che qualsiasi informazione che possono dare la prendono dallo stesso sito accessibile da chiunque. Io mi chiedo perché, a causa del disservizio del portale, un mio cliente deve far cambiare il nome della sede legale pur di inviare una scia di apertura, sborsando 250 euro senza fiatare? Perché non è più possibile trovare quell'umanità che avvicinava le persone e spesso risolveva veramente i problemi? Ci stiamo facendo davvero comandare dalle macchine! METROPOLIS

Arch. Sofia Scripilliti

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